Amsterdam: cosa vedere e dove mangiare
Costruita abbracciando i canali formati dal fiume Amstel, Amsterdam è una delle 10 città più visitate d’ Europa. Immagino che tutti conosciamo bene alcune delle attrazioni che rendono questa città una meta così ambita tra i giovani di tutta Europa, ma mai come in questo caso mi sento di dover dire che questa città ha davvero molto di più da offrire ad un viaggiatore di ciò per cui è conosciuta nell’ immaginario comune. Mi rendo conto che questa frase possa sembrare un clichè, di quelle che le persone dicono un po’ casualmente cercando di attirare l’attenzione dei propri ascoltatori, ma nel caso di Amsterdam quest’affermazione risulta essere particolarmente vera, e per dimostrarlo non mi resta che mostrarvi tutte le bellezze racchiuse da questa camaleontica città.
CONSIGLI UTILI PRIMA DI PARTIRE:
- Con un po’ di anticipo prima di partire è utile prenotare online gli ingressi alle due attrazioni più frequentate della città: la Casa di Anne Frank, per la quale può essere necessario effettuare la prenotazione fino a due settimane prima della partenza, e il Van Gogh Museum, per il quale è opportuno prenotare da una a due settimane prima a seconda del periodo.
- Munirsi dell’utilissima I Amsterdam City Card: il costo dell’ I Amsterdam City Card, acquistabile sul sito https://www.iamsterdam.com/it, varia a seconda del tempo che sceglierete di trascorrere ad Amsterdam (da un minimo di 24 h ad un massimo di 120 ore). L’ I Amsterdam City Card permette di accedere a tutti i trasporti pubblici, ad una crociera sui canali, ai più importanti musei della città e di poter usufruire diversi sconti presso ristoranti, noleggi di biciclette e alcuni trasporti al di fuori della città stessa. La carta è facilmente acquistabile online e può essere ritirata presso uno dei numerosi punti vendita sparsi per la città.
GIORNO 1: VONDELPARK, CANALI OCCIDENTALI E JORDAAN
Di prima mattina iniziate il vostro percorso attraversando Vondelpark che con i suoi 47 ettari è il parco più grande di Amsterdam ed è particolarmente affascinante quando si colora di rosso e arancione durante il foliage autunnale.
Questo splendido parco è oggi molto amato da turisti e locali, tanto che nelle giornate di sole è quasi difficile muoversi a causa del gran numero di persone che fanno pic nic, ma un tempo era un parco privato riservato alle famiglie più ricche; fu acquistato dalla città che lo aprì al pubblico solo nella seconda metà del ‘900. Considerata la grande estensione di Vondelpark risulta difficile girarlo interamente a piedi, ma se volete all’ingresso del parco si trovano diversi punti dove è possibile affittare biciclette.
Da Vondelpark passeggiate verso la cintura occidentale dei canali per raggiungere alcuni dei canali più pittoreschi di Amsterdam che in autunno si colorano dei colori gialli e arancioni del foliage, in primavera si riempiono del profumo dei fiori che adornano le finestre delle case e in inverno talvolta si ghiacciano permettendo di pattinare sulla propria superficie. Tra i canali più affascinanti vi sono l’Herengracht, che nel Secolo d’Oro fu dimora dei più ricchi proprietari terrieri, Keizersgracht e Prinsengracht. Al numero 263-7 di Prinsengracht troverete la Casa di Anne Frank, immancabile attrazione della capitale olandese. Al suo interno potrete usufruire di audioguide che, raccontandovi del tempo in cui la famiglia Frank si nascose dalla persecuzione nazista, restituisce un vivido ritratto degli ultimi giorni di vita della ragazza. Tra Prinsengracht e Singel si susseguono le Negen Straatjes, ovvero 9 piccole stradine popolate dei più svariati negozietti.
Non dimenticatevi di fare un salto al n°7 di Singel dove si trova la casa più stretta di Amsterdam. Le cosiddette “Case Strette” sono diverse e sparse per le vie della città; furono così concepite poiché un tempo le tasse venivano calcolate in base all’ampiezza delle facciate delle abitazioni, quindi più stretta era la facciata, minori erano le imposte da pagare.
Ultimo ma non meno importante tra i canali occidentali è il Brouwersgracht, il canale dei birrai, caratterizzato da case con imposte colorate che ai tempi del Secolo d’Oro stavano ad indicare quali fossero gli edifici adibiti a magazzino.
Ad ora di pranzo non ci si può non fermare al n° 191 di Prinsengracht. All’interno di un ex magazzino della Compagnia Olandese delle Indie Orientali oggi si trova la Pancake bakery in cui è possibile provare i tipici pancakes olandesi sia in versione dolce che salata (ad un costo ridotto del 25% per i possessori della I Amsterdam City Card).
Dedicate il pomeriggio alla scoperta di Jordaan, l’ex quartiere operaio; visitate la Noorderkerk una chiesa Calvinista del ‘600 e proseguite lungo i canali di Egelentiersgracht, Bloemgracht e Rozengracht dove al n° 184 si trova la casa dove morì il celebre pittore Rembrandt. Lungo la strada concedetevi una deviazione per assaggiare un po’ di Gouda, il formaggio tipico olandese all’Amsterdam Cheese Museum. Per concludere la giornata dirigetevi verso la Westerkerk e salite sul suo campanile, che con un’altezza di ben 80 m è l’edificio religioso più alto della città e consente una vista di Amsterdam a 360°. Orari di chiusura permettendo, il campanile delle Westerkerk è di certo uno dei luoghi più magici per ammirare il sole che al tramonto illumina i canali della capitale di una morbida e seducente luce dorata.
Se avete voglia di provare un po’ di autentico cibo olandese potrete fermarvi a cena al Bistro Bij Ons dove vengono serviti alcuni grandi classici della cucina locale come lo stamppot (patate schiacciate con verdura e salsiccia) e i raasdonders (piselli con bacon, cipolle e sottaceti). La cucina tipica olandese è una cucina che si basa per lo più su materie prime semplici dai sapori che difficilmente sconvolgeranno il vostro palato, ma si tratta di piatti nutrienti, poco elaborati e molto gustosi… insomma riflettono molto bene lo stile di vita degli olandesi.
GIORNO 2: I MUSEI, IL CENTRO MEDIEVALE E IL RED LIGHT DISTRICT
Dedicate la mattina a visitare i 2 imperdibili musei della capitale olandese situati a Museumplein, la piazza dei musei: il Van Gogh Museum e il Rijksmuseum. Il primo raccoglie alcune delle più famose opere del celebre pittore Vincent Van Gogh tra cui diverse versioni de I girasoli, I mangiatori di patate, La stanza gialla, I fiori di pesco e Gli uccelli che volano sul campo di grano, oltre a numerosi altri paesaggi e nature morte. La visita del museo richiede circa 2 ore ed è necessario rispettare la fascia oraria scelta al momento della prenotazione che, si ricorda, è sempre meglio effettuare con largo anticipo.
Il Rijksmuseum, invece, sebbene sia di più grandi dimensioni è meno pregno di opere conosciute rispetto al precedente; imperdibili i lavori di alcuni maestri fiamminghi come Vermeer e Rembrandt oltre alle mostre temporanee che vengono spesso allestite. Anche in questo caso la visita impiega circa 2 ore.
Dirigetevi poi verso piazza Spui in cui potrete fare uno spuntino a base di autentiche patatine olandesi da Vleminckx. In questa piccola friggitoria vengono servite alcune delle più buone patatine di Amsterdam rigorosamente accompagnate da una o più delle 28 salse offerte (la combinazione preferita dai locali è composta da maionese della casa, salsa al burro d’arachidi e cipolle tritate).
Proprio su piazza Spui si accede attraverso un portone al Begijnhof, un’oasi quasi surreale di pace nascosta nel pieno centro della città. Il Begijnohf è un complesso di case disposto attorno ad un giardino in cui un tempo risiedevano le Beghine, un ordine non religioso di donne nubili o vedove che decidevano di vivere una vita casta. Al suo interno si possono ammirare una delle due sole case in legno ancora esistenti ad Amsterdam, la Houten Huys, e due chiesette, una delle quali è nascosta dietro le facciate delle case per sfuggire alla persecuzione dei cattolici per mano dei protestanti.
Attraversate la frenetica e popolata Kalvestraat per arrivare fino alla celebre piazza Dam, dove si affaccia il Palazzo Reale, edificato nel 1665. Qui, quando il sovrano non è in sede è possibile visitare gli interni. Accanto al palazzo sorge anche la Nieuwekerk, luogo dove tradizionalmente vengono festeggiati i matrimoni della famiglia reale e le incoronazioni dei sovrani dei Paesi Bassi. Ad oggi, oltre alle cerimonie reali, la chiesa ospita mostre e concerti d’organo. Per chi di voi è abbastanza curioso e intraprendente, ma anche per chi voglia fare un’esperienza olandese al 100%, proprio alle spalle di piazza Dam è possibile gustare uno degli spuntini più amati dagli olandesi: il panino con le aringhe, cetriolini e cipolle di cui il maestro indiscusso è Rob Wigboldus Vishandel (Zoutsteeg 6).
E’ il momento di inoltrarsi nel quartiere a Luci Rosse dove raggiungere la Oude Kerk, l’edificio più antico di Amsterdam che risale al 1300 circa. Recatevi poi al singolare Museum Ons’ Lieve Heer op Solder (‘Chiesa di nostro Signore sotto al tetto’), una sorta di casa-museo che ospita una chiesa cattolica nascosta nel sottotetto di 3 abitazioni. La Chiesa di nostro Signore, voluta dal mecenate Ian Hartaan a metà del ‘600 quando ai cattolici veniva proibito di professare la propria fede pubblicamente, è uno dei pochissimi esemplari delle tante chiese clandestine sorte in seguito alla riforma religiosa. All’entrata viene fornita un’audioguida che spiega alcune pillole di vita quotidiana del secolo d’oro e l’origine delle tensioni religiose che spinsero i cattolici a professare di nascosto nel sottotetto di un’abitazione.
Infine, vale la pena raggiungere St. Nikoolaskerk, la prima chiesa cattolica fondata dopo la revoca del divieto di professare in pubblico.
Trascorrete la serata passeggiando per il Red Light District, che si anima al tramonto con i suoi tanti pub, negozi a tema erotico, locali che offrono sexy show e musei come il Red Light Secrets che ha come scopo quello di fare informazione sull’industria del sesso. Il quartiere è popolato principalmente da turisti, gruppi di amici ma anche molte coppie. Proprio dentro al quartiere a Luci Rosse vi è anche il Cannabis College. Al suo interno tutto ruota attorna alla cannabis: è possibile prendere delle mappe con i migliori Coffee Shop della città, osservare delle piantine di cannabis e comprare libri sulla sua coltivazione, ispezionare la propria marijuana sotto la lente di un microscopio. Infine, sebbene non sia possibile acquistare cannabis al suo interno, viene però data la possibilità di fumarla utilizzando vaporizzatori e bong.
Se siete amanti del cibo orientale, per cena raggiungete l’adiacente Chinatown al ristorante New King, uno dei più apprezzati del quartiere.
GIORNO 3: DE PIJP E I CANALI MERIDIONALI
Iniziate la vostra giornata dal quartiere di De Pijp, dove si si trova l’Albert Cuypmarkt, il mercato più grande di Amsterdam, al cui interno è possibile comprare dal cibo agli accessori, dagli abiti ai souvenir. Come mi piace ripetere “non si conosce davvero una città se non si è stati in almeno uno dei suoi mercati”, quindi approfittatene per degustare prodotti locali e assaggiare alcune specialità olandesi cucinate al momento come i celebri stroopwaffel (cialde friabili ripiene di caramello) o i poffertjes (piccoli pancakes conditi tipicamente con burro e zucchero a velo, che possono anche essere gustati con topping più fantasiosi e gustosi). Cercate anche tra le varie bancarelle che vendono liquirizia il drop, la caratteristica liquirizia salata, e assaggiate specialità provenienti un po’ da tutto il mondo, testimonianza della grande multiculturalità della città.
Se siete appassionati di birra potete visitare il vecchio birrificio della Heineken situato a Stadhouderskade 78, dove scoprire la storia della famiglia Heineken e tutti i segreti della birrificazione in un’esibizione multimediale e interattiva veramente coinvolgente.
Dirigetevi ora verso la zona dei canali meridionali, partendo da Reguliersgracht, incantevole canale con sette ponti, per arrivare al Museo Van Loon su Keizersgraacht. Si tratta di una casa privata appartenente alla famiglia Van Loon che mostra quella che doveva essere una tipica abitazione del XIX secolo per una ricca famiglia olandese. E’ possibile visitare i primi tre piani, mentre il quarto, che un tempo ospitava gli appartamenti dei domestici, è tutt’ora utilizzato dai discendenti della famiglia.
E’ il momento di avvicinarsi alla meta scelta per il pranzo passando prima per Rembrandtplein, in cui sorge la statua del maestro Rembrandt e una riproduzione in bronzo del suo celebre dipinto “La ronda di notte”. Proprio alle spalle di questa piazza si trova il fast food tutto olandese Van Dobben, al cui interno potrete gustare alcuni piatti di carne della cucina tradizionale olandese come i sandwich al roast beef con senape, il pekelvlees (una sorta di prosciutto di manzo) e le celebri Kroketten.
Un giro dei canali meridionali non può essere completo senza aver passeggiato lungo l’Ansa dorata, ovvero un’area dell’Herengracht dove risiedevano i più ricchi mercanti di Amsterdam. Altra tappa obbligata è il Bloenmarkt , il mercato dei tulipani, che si presenta al suo massimo splendore durante la stagione dei tulipani, mentre durante il resto dell’anno vende essenzialmente bulbi di tulipano e souvenir per turisti. A pochi passi dal Bloenmarkt si trova, nascosto all’interno di un centro commerciale, il Blue Amsterdam, delizioso bar con vista a 360° sulla città che prepara ottime patatine fritte.
La giornata non può terminare senza una visita al museo Willet-Holthuysen, altra dimora di una ricca famiglia olandese ancora più sontuosa della precedente. Questa bellissima villa offre un ulteriore spaccato sulla vita dell’alta società nell’ ‘800 olandese.
GIORNO 4: I DINTORNI DI AMSTERDAM
Durante una visita ad Amsterdam non si può non prendere in considerazione di visitare almeno un paio delle splendide cittadine limitrofe, facilmente raggiungibili con i numerosi autobus o treni che partono dalla stazione centrale di Amsterdam. C’è davvero l’imbarazzo della scelta tra le varie cittadine che distano tra i 30 e 60 minuti dalla capitale, ma la nostra scelta è caduta su 3 tappe: Zaanse Schans, Volendam e Marken.
Prima di tutto anticipo una possibile perplessità: è davvero possibile visitare tutti e tre i posti in un solo giorno? In realtà dipende molto dalla stagione in quanto se desiderate vedere questi paesini con la luce del sole, momento in cui esprimono al meglio la loro bellezza, le lunghe giornate estive vi consentiranno senza dubbio di goderveli a pieno. Se invece doveste capitare da queste parti durante i mesi invernali verosimilmente dovrete sacrificare una delle tre tappe se vorrete visitare tutto per bene.
La prima tappa è il villaggio di Zaanse Schans, anche conosciuto come il villaggio dei mulini a vento in quanto ospita alcuni dei pochi mulini rimasti in Olanda ancora perfettamente funzionanti. Zaanse Schans dista soli 10 km da Amsterdam, ovvero circa 20 minuti di autobus dalla Stazione Centrale, ed è raggiungibile anche tramite boat cruise (gratuita per chi avesse acquistato la I Amsterdam card). La visita che inizia dal museo dello Zaan vi farà conoscere la storia di questa regione, che un tempo vantava ben 600 dei mulini attivi che resero l’Olanda all’avanguardia nella produzione di beni su larga scala quando ancora la Rivoluzione Industriale non aveva cambiato il volto dell’economia mondiale. Ad oggi sono ancora attivi sei mulini, quasi tutti visitabili (diversi ingressi sono compresi nella I Amsterdam card). Passeggiando per Zaanse Schans vi potrà anche capitare di assistere alla lavorazione dei caratteristici zoccoli olandesi o alla preparazione del formaggio secondo metodi tradizionali.
Dopo esservi riempiti gli occhi della bellezza dei mulini a vento che si specchiano sul fiume Zaan è il momento di tornare alla Stazione Centrale e prendere l’autobus diretto a Volendam, distante circa 20 km dalla capitale. Volendam, così come Marken (raggiungibile da Volendam con un traghetto gratuito per i titolari della I Amsterdam card) è un paesino di pescatori con basse case in mattoni e un adorabile porticciolo costellato da localini, negozietti di souvenir e di prodotti tipici. Il paesaggio che si presenterà ai vostri occhi vi sembrarà fuoriuscito direttamente da una fiaba nordica. Anche Marken con le sue basse casette in legno dipinte di verde, blu e rosso trasmette la stessa atmosfera fiabesca, per cui perdetevi tra le strade di queste due magiche cittadine: non c’è modo migliore per scoprirle!
GIORNO 5: NIEUWMARKT E PLANTAGE (GIORNATA BONUS)
Se decidete di restare ad Amsterdam per più di quattro giorni, o semplicemente avete qualche ora libera prima di prendere l’aereo di ritorno, potreste pensare di passeggiare per i quartieri di Nieuwmarkt e Plantage.
Potete iniziare il vostro tour dando uno sguardo al mercatino delle pulci di Waterlooplein una chicca per gli appassionati di abiti vintage per poi proseguire verso l’orto botanico che fu istituito nel 1638 e fungeva da deposito per i semi di piante tropicali contrabbandate dai mercantili olandesi. Ad oggi ospita ben 4000 specie di piante. Dirigetevi poi verso la casa-museo di Rembrandt e lungo la strada passate davanti al monumento per l’olocausto di Whertempark e al National Opera and Ballet. La Rembrandthuis, che sorge al numero 4 di Jodenbreestraat, fu la casa dove il maestro allestì il proprio studio all’apice della sua carriera. Gli interni della casa sono stati minuziosamente ricostruiti come erano ai tempi in cui il pittore la abitò, ma sfortunatamente nulla di ciò che si trova all’interno è originale. Dirigetevi ora verso il Waag, una torretta medievale che nel ‘400 faceva parte delle fortificazioni cittadine e che fu poi usata come sede da diverse gilde, tra cui quella dei chirurghi, dopo l’abbattimento delle mura cittadine. Il Waag, che ospita un grazioso ristorante, si trova nel centro della piazza di Nieuwmarkt dove nel weekend si svolgono diversi mercatini. Ad Oude Hoogstraat 22 e Kloveniersburgwal 26 potete trovare due case strette rispettivamente 2,02 m e 2,44 m.
Plantage e Nieuwmarkt non sono sicuramente tra i quartieri più affascinanti di Amsterdam, tuttavia anche se decideste di non visitarli c’è un posto a Plantage che davvero non potete perdere: il mulino De Gooyer, uno dei pochissimi mulini rimasti in città, al cui interno sorge una deliziosa birreria che produce birre artigianali secondo metodi tradizionali: la Brouwerij ‘T IJ. Questa birreria è molto amata dai locali e non troppo frequentata dai turisti, probabilmente perché si trova in po’ defilata rispetto ai comuni itinerari turistici, ma bere una birra all’ombra di un mulino è una delle esperienze più olandesi che potrete fare (tenete presente che la birreria chiude alle 20.00). Infine, concedetevi un assaggio della cucina Surinamese presso il vicino Roopram Roti. In questo ristorante dall’aspetto spartano gestito da migranti provenienti dal Suriname (ex-colonia olandese in Sud America) si possono gustare cibi esotici dal gusto ricco e deciso.
Lo scrittore Marino Magliani definisce Amsterdam una ‘farfalla’. Io all’inizio di questo articolo l’ho definita ‘camaleontica’. La realtà è che Amsterdam è sia farfalla sia camaleonte: delicata e fragile con le sue ali fatte di canali e casette antiche in equilibrio fra loro; mutevole e inaspettata in un continuo conflitto tra la sua vocazione di città cosmopolita e le tradizioni radicate nei secoli d’oro che l’hanno resa grande.